Liso: “Necessario un piano tempestivo di riapertura. Solo così si può tutelare il settore dalla crisi e dagli abusivi”
Ieri, a Palermo, davanti a Palazzo d’Orleans sede della Regione, centinaia di parrucchieri ed estetisti aderenti all’area Immagine e Benessere di Confesercenti Palermo hanno manifestato, pacificamente, per chiedere un piano di riapertura in sicurezza e certezza sui dati dei contagi.
Una delegazione formata dal Responsabile regionale dell’area Nunzio Reina, dal Presidente provinciale Tony Oneto e dal Vicepresidente Cosimo Campagna, è stata ricevuta dal capo di gabinetto vicario della Presidenza della Regione, Eugenio Ceglia.
“Abbiamo spiegato le nostre motivazioni: anche per noi la sicurezza viene prima di tutto ed è per questo che abbiamo adeguato le nostre strutture e rivoluzionato il nostro modo di lavorare, operando solo su appuntamento e sanificando tutto dopo ogni cliente. Chiudendo le attività su strada, paradossalmente i rischi aumentano perché la gente si rivolge agli abusivi che operano senza alcuna misura di sicurezza, passando di casa in casa. Chiaramente non potevamo ottenere la riapertura immediata ma quantomeno abbiamo ottenuto la promessa di valutare una nostra apertura anche in zona rossa, in quanto, per loro stessa ammissione, figuriamo come beni essenziali oltre che luoghi di totale sicurezza. Tutto ciò, solo se i numeri dei contagi ce lo consentiranno, nella prossima valutazione regionale, nel pieno rispetto delle regole e della salute pubblica”, dice Oneto.
Due i punti del confronto: “la verifica dei numeri effettivi del contagio su cui a Palermo è mancata certezza e chiarezza”, il “riconoscimento di servizio pubblico essenziale così come accadeva con i precedenti decreti”.
“Lavorare in sicurezza e tempestività nelle riaperture, chiediamo solo questo – dice Reina – Nell’incontro alla Presidenza della Regione, abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che entrambi i temi saranno portati all’attenzione della Conferenza Stato Regioni che si terrà tra qualche giorno”.
“Sono vicino e condivido appieno la protesta dei colleghi della Sicilia” , dice il Presidente Nazionale Sebastiano Liso. “Molte attività se non potranno riaprire chiuderanno per sempre. E’ necessario un piano di riapertura e la certezza del lavoro. Solo così si può tutelare il nostro settore, fortemente provato dalla pandemia, dal contingentamento della clientela, dai costi dei materiali monouso. Le nostre strutture sono sicure, abbiamo investito tanto in questo. Ricordiamo che – conclude Liso – in questo modo si agevolano gli abusivi e loro possono davvero essere un pericolo per la tutela della salute dei clienti”.
La delegazione è stata ricevuta, ieri, anche dal presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché che giovedì analizzerà i numeri dell’emergenza sanitaria insieme alla Commissione Sanità dell’Ars.