Il fenomeno dell’abusivismo nei settori dell’artigianato della parrucchieria e dell’estetica nella provincia Aquilana è sempre esistito e come tale mai risolto, anzi negli ultimi anni le attività abusive hanno raggiunto percentuali significative rispetto a quelle regolari. E’ ora che gli Enti e le Istituzioni si facciano carico di controllare il territorio, soprattutto in un momento così difficile, dove anche le aziende più sane faticano a far fronte a tassazioni esagerate che tra l’altro includono i beni strumentali. Non si può più tollerare che persone non in regola o ex-esercenti in maniera del tutto indisturbata esercitino l’attività in casa o presso il domicilio dei clienti. Denunciamo la concorrenza sleale perché la professionalità di chi opera in maniera regolare nasce da un continuo ed oneroso aggiornamento, da investimenti economici per rendere il proprio salone il più affine possibile al gusto, alle esigenze, al comportamento e alla cultura delle persone che vi si incontrano, dal rispetto dei requisiti igienico-sanitari, dal controllo dei prodotti utilizzati e dall’adempimento agli obblighi di Legge.
Denunciamo tasse non pagate, contributi non versati, la mancanza di tutti quei requisiti che vengono richiesti, a volte in maniera esasperata agli operatori regolari.
Per tutto questo chiediamo a chi di dovere di scendere in campo con una forte azione di contrasto al fenomeno.